DOLORE ALLA SPALLA: STRATEGIE PER ELIMINARLO
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27 Giugno 2020
LUSSAZIONE DI SPALLA
27 Giugno 2020DOLORE ALLA SPALLA: STRATEGIE PER ELIMINARLO
Il dolore aspecifico di spalla è una condizione molto diffusa che può interessare i soggetti sportivi così come quelli sedentari.
Il termine aspecifico indica una categoria che racchiude al suo interno tutte quelle condizioni che provocano dei sintomi dolorosi ai quali non è possibile attribuire una causa specifica. Un mito da sfatare è infatti quello secondo il quale, attraverso un’indagine diagnostica strumentale, si possa individuare la struttura responsabile del dolore. Negli ultimi anni, la letteratura scientifica ha fornito prove valide a conferma di questo: l’ecografia, la risonanza magnetica oppure una radiografia non sono in grado di mettere in evidenza una condizione che giustifichi il dolore del soggetto. Da questo si evince quindi che concetti come ad esempio l’artrosi di spalla, l’usura a carico della cuffia dei rotatori e la borsite non sono cause di dolore. Ovviamente questo va contestualizzato per ogni paziente che si presenti con spalla dolorosa, ma nella grande maggioranza dei casi, il dolore di spalla è di tipo aspecifico. Lo stesso si può dire per i test ortopedici. Anche per questi, la letteratura scientifica ha fornito prove sulla loro scarsa capacità e affidabilità nel determinare la struttura responsabile del dolore.
I sintomi caratteristici di questo disturbo sono un dolore localizzato principalmente nella parte anteriore della spalla, anche se non è raro una localizzazione del dolore sulla parte laterale o, in misura minore, nella parte posteriore della spalla. Il soggetto identifica spesso uno o più movimenti dolorosi. Principalmente sollevare il braccio come per afferrare un oggetto in alto, portare un peso come una borsa della spesa, prendere/mettere il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni o allacciarsi il reggiseno sono i movimenti più comunemente descritti come dolorosi. E’ molto comune percepire una rigidità di spalla nei movimenti, spesso associata ad una sensazione di debolezza rispetto all’altro braccio. In fase acuta, il dolore può disturbare il sonno e disturbare o limitare lo svolgimento del lavoro, così come limitare o sospendere l’attività sportiva. Una conseguenza naturale è quella di limitare l’uso del braccio dolente, anche se questo è un comportamento scorretto che può ulteriormente peggiorare la situazione dolorosa. Il primo consiglio che il fisioterapista fornisce è infatti quello di utilizzare comunque il braccio, fornendo consigli su come fare questo.
Accanto a questo tipo di dolore, che rappresenta quello maggiormente diffuso tra la popolazione, possiamo riscontrare delle situazioni nelle quali al contrario è possibile individuare una causa specifica alla quale attribuire il dolore. Condizioni come una lussazione di spalla, una lesione completa a carico di uno o più tendini della cuffia, una grave artropatia, una lesione SLAP (ovvero una lesione a carico di alcune strutture articolari della spalla) o una frattura rappresentano delle cause di dolore specifico.
COME DISTINGUERE UN DOLORE DI NATURA ASPECIFICA DA UN DOLORE DI CAUSA SPECIFICA?
Il primo passo è un’anamnesi approfondita: attraverso il racconto del soggetto con spalla dolorosa, assieme ad alcune domande volte ad indagare attentamente il quadro sintomatologico, si possono formulare delle ipotesi diagnostiche che in un primo momento possono far pensare ad un dolore aspecifico oppure ad uno specifico.
Escluse le situazioni che richiedano un consulto medico specialistico, le ipotesi diagnostiche vengono poi verificate attraverso una valutazione clinica per rilevare i disturbi che costituiranno i bersagli del percorso terapeutico. L’individuazione di uno o più movimenti dolorosi, eventuali rigidità articolari che possano ostacolare e limitare il normale movimento ed eventuali deficit di forza muscolare costituiscono la base della valutazione del soggetto con spalla dolorosa.
Il trattamento si basa sulla risoluzione dei problemi riscontrati attraverso la valutazione ed è costituito da tecniche di terapia manuale, con l’obiettivo di ridurre il dolore, e dall’esercizio, elemento molto importante che viene utilizzato in tutti i disturbi muscoloscheletrici per i suoi molteplici effetti benefici, tra i quali la riduzione del dolore, miglioramento della forza, resistenza e performance muscolare e recupero dei movimenti dolorosi, così come il ricondizionamento della spalla in modo da renderla più forte e in grado di sopportare gli stress dati dai movimenti quotidiani.
Attraverso la terapia manuale si ottiene una riduzione immediata del dolore, cosa molto importante che permette di tranquillizzare il soggetto con spalla dolorosa, facendogli capire che il suo dolore è risolvibile, e che permette di proseguire verso il passo successivo nella rieducazione, ovvero lo svolgimento di esercizi che hanno l’obiettivo di potenziare l’effetto della terapia manuale andando a ridurre ulteriormente il dolore. Inoltre, vengono forniti consigli e strategie da usare nella quotidianità che permettono di mantenere i risultati ottenuti in seduta. Ad esempio, continuare a svolgere a casa gli esercizi appresi in seduta costituisce un elemento molto importante perché permette di mantenere i risultati nel tempo e non avere più dolore nei gesti quotidiani lavorativi e sportivi. Accanto a questo, il fisioterapista spiega come sia importante non avere paura del dolore e come il movimento sia benefico per la spalla. Per questo, bisogna evitare di non utilizzare il braccio per i gesti quotidiani (portare un peso, riporre un piatto in un mobile in alto) ma al contrario bisogna utilizzarlo per far si che la spalla rimanga abituata a fare quei determinati movimenti: ovviamente per far questo si possono adattare delle strategie che il fisioterapista spiega al paziente con il dolore alla spalla.
